mercoledì 22 settembre 2010

URCA

 

URCA

Per motivi di lavoro, da diversi anni mi capitava di incontrare l’autore di questo libro, senza sapere che fosse uno scrittore. Anche perché i “motivi di lavoro” non avevano nulla a ché fare con la letteratura. E come spesso accade, non sapevo neppure il suo nome. Per me era “il signore degli estintori”. Un uomo dall’aria gentile, sempre galante e avvolto da un’elegante timidezza.

Un po’ di tempo fa, durante una delle sue ultime visite in azienda, vincendo quella deliziosa timidezza, mi dice di aver scritto un libro, e io, che amo leggere, mi mostro subito interessata. Allora mi da una segnalibro pubblicitario che parla del suo “URCA”. Già il titolo mi piace, ma quando leggo il nome che si è scelto come scrittore capisco che dietro quel “signore degli estintori” si nasconde un uomo che della fantasia ha fatto splendida filosofia di vita: Rudy Mentale

Questo è ciò che Rudy dice di sé nel suo sito :

“Amo i frutti della fantasia.
Ho sempre coltivato gelosamente la mia, come una piantina delicata. La capacità che essa ci dà di poter spaziare con la mente in mondi che nemmeno la peggiore indisciplina riuscirebbe a danneggiare, mi ha sempre consolato. La fantasia è un valore aggiunto di noi viventi. E' la linfa vitale necessaria a superare i momenti difficili e godere massimamente di quelli topici. “

Ho acquistato il libro e l’ho letto tutto d’un fiato, scoprendo pagina dopo pagina quanta effettivamente fosse la fantasia di Rudy. Ma non solo, in questo libro, giocando con la fantasia, affronta divinamente una problematica “malattia” della nostra società: il consumismo. Mi sono così ritrovata a divertirmi, ma anche a riflettere molto, nel leggere di uomini del passato che tornano dallo spazio oppure della specie umana, nel 24° secolo, che tenta faticosamente di ricostruirsi un’esistenza, attraverso nuove regole, dopo le tragedie dell’ERA CAOTICA….

Insomma , sono stata piacevolmente colpita dalla capacità di Rudy di ricondurre l’attenzione del lettore, (spesso fuorviata da meravigliose pubblicità, che vogliono farci credere che il possedere un’infinità di oggetti sempre più tecnologici ci rendano migliore la qualità della vita) sull’importanza dei valori antichi, e sulla consapevolezza di quanto velocemente si stiano perdendo, ma sempre con una giusta leggerezza e una piacevole fluidità narrativa.

Bravo Rudy!