…Anni che penso di provare a farli. So che farli bene non è facilissimo. Cerco ricette in giro per il web. Una montagna di ricette. Ma io vorrei fare quelli che fa Lei. Così, perché farli come dice lei mi farebbe sentire più vicina a lei….mi farebbe sentire più…non so, mi sembrerebbe di darle qualcosa nel chiederle qualcosa. Allora le scrivo. Le chiedo la ricetta. E lei me la manda, con le semplici raccomandazioni di una vera pasticciera. Quelle che ti fanno credere sia meno difficile di quanto sembri.
Ok, mi metto all’opera…..
Gli ingredienti ci sono, e le raccomandazioni le ricordo bene. Un respiro profondo e parto.
Sono un po’ in ansia, perché sento di non avere la padronanza e la sicurezza che avrei se avessi voluto farli di stoffa, con la macchina da cucire.
Ma io li voglio fare “veri”, da mangiare.
Impasto tutti gli ingredienti pesati al milligrammo. Formo diverse palline di impasto, le sigillo in carta trasparente e metto in frigorifero. Ora non resta che attendere.
L’omino tagliabiscotti mi guarda impaziente. No, sono io che sono impaziente. Meglio vada a fare qualcos’altro.
Passate alcune ore, torno in cucina. Apro il frigorifero e tiro fuori una pallina di impasto. La tengo con due dita, per non scaldarla. Il mattarello inizia la sua corsa….sembra vada tutto bene….tira un po’ di qua…stendi un po’ di là….ma poi ecco che l’impasto inizia ad attaccarsi…si strappa, mi resta appiccicato al mattarello….AAaaaahh..Pammm…dove sei???? Lo sapevo, lo sapevo che non era così facile!….Vabbè, vediamo di salvare il salvabile….inizio a pressare la formina sulle parti di impasto rimasto steso….Ok, e ora come lo stacco l’omino nella sua bella forma dal tagliere??…Uhm…provo lentamente con le mani…..no, gli sto staccando le braccia…povero omino….uhm..con una spatola, ecco si, con una spatola… l e n t a m e n t e….. Sembra funzioni, ma ora il “bell’omino” sembra più il gobbo di Notre Dame ..uff…dai, il secondo verrà meglio… Ehm…no, il secondo è più sbilenco del primo….E se li facessi a forma di cuore? Forse è più facile….
NO! Ho detto OMINI e OMINI saranno!
Continuo la battaglia sino alla fine delle palline di impasto e alla riempitura della placca. Il forno è in temperatura, e mi vien da ridere mentre guardo i miei informi omini che mi suggeriscono una vecchia canzoncina che cantavo da bambina….e allora la canto….:”Gobbo era il padre, gobba la madre, gobba la figlia della sorella, era gobba pure quella era gobba pure quella…..”
Va bene, su, inforno…tanto questa è solo la prima prova…poi li rifarò pochi giorni prima di Natale e vedrai che verranno meglio…
Ora voi direte “ma no, dai..non sono così brutti” ; …confesso, anche io pensavo peggio, ma alla fine il risultato non è del tutto orribile. Non ho fatto la glassa con l’albume perché sono pochi i miei gobbominidi, e andrebbe per lo più sprecata, uso invece una glassa al cioccolato che avevo già pronta. (La mia Pasticciera forse ha avuto un gelido brivido nel constatare questo…ma è buona e mi perdonerà…vero? )
….Le scrivo, le racconto il tutto, le mostro le foto….lei mi risponde, ed ecco che scopro il trucco : l’impasto va tirato tra due fogli di carta forno!!!! Che oca, non ci avevo pensato O_o…
(Ehi, psssst….Tatti sta lentamente perdendo.. le piume…ssssth..)
Screanzata! E poi, oca vecchia fa buon brodo!
Ehm…ma non era la gallina quella?
Anche l’oca. E basta!
Hihihihihihi…